LE PROFESSIONI & LE COMPETENZE PIÙ RICERCATE IN CANTONE TICINO NEL 2025

FONTI:

  • USTAT – Notiziario statistico mercato del lavoro Ticino: 1° trimestre 2025 / Panorama statistico del mercato del lavoro ticinese
  • SkillMatch-Insubria / SUPSI: progetto di ricerca-azione su competenze e fabbisogni aziendali (https://www.skillmatch.supsi.ch/?utm_source=chatgpt.com)
  • SkillMatchSurvey-Ticino (SUPSI-DECS), studio pubblicato su ARIS SUPSI (https://aris.supsi.ch/handle/123456789/99529?utm_source=chatgpt.com)
  • Articolo “Competenze cercansi” su CDT.ch riguardo alle difficoltà di reclutamento secondo lo SkillMatchSurvey (https://www.cdt.ch/news/economia/competenze-cercansi-in-ticino-le-aziende-faticano-a-trovare-i-profili-richiesti-408196?utm_source=chatgpt.com)

Una delle domande che i candidati mi pongono più spesso è: «Signor Frigerio, com’è il mercato del lavoro in Ticino in questo momento? Quali profili state cercando?» Si tratta in realtà di una richiesta molto ampia e più complessa di quanto possa sembrare. Proviamo però a fare chiarezza combinando alcuni dati ufficiali uniti alla mia esperienza sul territorio.

Dal punto di vista della domanda di lavoro si denota oramai da parecchi anni come il numero di annunci pubblicati in Ticino rimane relativamente contenuto rispetto ad altri cantoni (una recente analisi rileva infatti un rapporto di solo 4,64 annunci ogni 1.000 abitanti). Altresì un dato interessante riguarda gli apprendistati ancora disponibili: più di 400 posti nelle professioni artigianali, nell’elettronica, nella costruzione e nel settore sanitario.

Dal punto di vista dell’offerta di lavoro invece, secondo il Notiziario Statistico del Cantone Ticino (1° trimestre 2025), gli occupati sono attualmente circa 242.16, con una crescita annua del 3,1%. I posti vacanti si aggirano intorno alle 2.000 unità, pari a poco meno dell’1% del totale degli impieghi. Lo studio “SkillMatchSurvey” di SUPSI, realizzato in collaborazione con il DECS, evidenzia che oltre il 50% delle aziende incontra difficoltà nel reperire profili adeguati. Le maggiori criticità si concentrano nelle professioni tecniche intermedie, nelle figure intellettuali e scientifiche e, più in generale, nei ruoli legati al settore impiantistico, dell’automazione e nell’ambito dei ruoli legati al settore dei macchinari industriali.

Ma quindi in concreto quali sono i profili professionali e le competenze maggiormente richieste dalle aziende del Canton Ticino nel 2025?

  1. Professioni sanitarie e socio-sanitarie
  • Infermieri, operatori socio-sanitari e figure di coordinamento nei servizi di cura
  1. Tecnologia / Informatica / Sicurezza informatica
  • Specialisti in sicurezza informatica, “data scientist”, sviluppatori software, esperti di cybersecurity
  1. Professioni tecniche nell’edilizia / costruzione / impiantistica
  • Elettricisti, installatori, tecnici dell’automazione
  • Ingegneri civili / ambientali, specialmente con competenze legate alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica
  • Tecnici specializzati (meccanica, conduzione impianti, efficienza energetica)
  • Ingegneri elettrici, “plant engineers”
  1. Professioni contabili, amministrative, finanziarie
  • Consulenti finanziari, contabili, “treasury manager”

Quali sono invece le competenze richieste più in generale nel mercato ticinese?

  • Competenze digitali: anche per ruoli non strettamente IT, le aziende cercano persone con buona alfabetizzazione digitale
  • Lingue: la conoscenza dell’italiano è ovviamente fondamentale, ma anche lingue straniere aiutano, specialmente in aziende strutturate o internazionali. In particolar modo la lingua inglese e la lingua tedesca / svizzero-tedesca
  • Abilità trasversali (“soft skills”): molte imprese segnalano una carenza in autonomia, flessibilità, capacità di lavorare in gruppo, problem solving.
  • Formazione: non sempre serve un titolo universitario: secondo uno studio, per molte posizioni servono però studi specifici e/o corsi di formazione supplementari. In riferimento ai profili professionali di cui sopra un recente studio SUPSI-DECS segnala difficoltà di reclutamento “qualitativo” ossia non solo nei numeri ma proprio nella mancanza di competenza specifica nei settori: sanitario, tecnico – impiantistico, informatico (legato più che altro alle questioni di sicurezza informatica)

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