CONOSCI TE STESSO – IL BILANCIO PERSONALE & PROFESSIONALE

Tratto da “L’arte di promuovere se stessi” a cura di Walter Passerini, Il Sole24Ore

Tutti noi sappiamo benissimo ormai che il mercato del lavoro attuale appare perennemente instabile e dinamico, il suo continuo mutare ci impedisce di prevedere e quindi capire il futuro.

Muoversi professionalmente in tale contesto non è facile e competenze trasversali quali: flessibilità, mobilità, apertura al cambiamento, proattività si rendono necessarie per affrontare il mercato del lavoro odierno.

Laurea, preparazione ed invio del proprio curriculum non bastano più per essere chiamati in colloquio.

È indispensabile avere le idee chiare su quale sia il percorso personale e professionale che si vuole intraprendere, cosa si vuole fare ma soprattutto cosa possiamo fare. Dobbiamo quindi essere pienamente consapevoli delle nostre capacità e dei nostri limiti per poter successivamente identificare un progetto personale e professionale realistico.

Il passo principale è quindi quello di conoscere se stessi, rilevare le nostre capacità, competenze, attitudini, limiti attraverso un momento di riflessione profonda. Il bilancio personale è uno strumento molto utile che permette di “fotografarsi” e così appropriarsi dei nostri punti forti e delle nostre debolezze.

Scoprire chi siamo e cosa vogliamo serve per fare il punto, sia per vedere cosa c’è in noi in quel momento sia per progettare il nostro futuro. Ma come?

Esistono professionisti certificati in grado di aiutarvi ma è anche possibile un percorso da autodidatta a condizione che ci si sforzi di essere onesti con se stessi, obiettivi, rigorosi e pazienti… il bilancio di se stessi non si può fare in 5 minuti!

Il bilancio personale

si articola in due fasi:

  • Esplorazione di sé: chi sono? (la mia storia dal passato al presente evidenziando successi e momenti critici, chi vorrei essere domani), i miei valori, i miei bisogni, i miei desideri (quali sono e come li traduco in azioni / obiettivi concreti?); come sono? (calcolo dell’autostima, ossia il valore che diamo a noi stessi, come mi vedo? Come penso mi vedano gli altri); cosa so/non so fare? (riconoscere le proprie abilità, competenze, punti forti e viceversa le aree che intendo migliorare, i miei interessi)
  • Percorso formativo: la base delle conoscenze che abbiamo nel nostro bagaglio di competenze/esperienze. Vanno prese in considerazione tutte le esperienze scolastiche, corsi, formazione permanente (l’elenco delle scuole e dei corsi frequentati deve portare con sé una riflessione circa le motivazioni che ci hanno spinto a scegliere proprio quel percorso formativo e quale abilità/competenza questo ci ha permesso di acquisire)

Il bilancio professionale

Tracciare periodicamente un resoconto dell’esperienza lavorativa maturata fino a quel momento, valutarne caratteristiche, potenzialità, lacune per poter individuare così le aree di miglioramento è indispensabile al fine di avere piena consapevolezza circa la propria impiegabilità. A tal fine è utile ricordare e successivamente valutare: tipologie di aziende in cui si è operato, funzioni svolte, ruoli ricoperti, prodotti e/o servizi gestiti, progetti affrontati, competenze (tecniche, gestionali, commerciali, relazionali, etc.) sviluppate.

Inoltre, risulta molto utile per prepararsi a sostenere i colloqui di selezione e per considerare con lucidità se l’offerta lavorativa ricevuta risulta per noi interessante, conveniente ed opportuna.

Sintetizzare il proprio patrimonio professionale e coniugarlo con le riflessioni sulle caratteristiche personali, conoscenze, aspettative ci permettono di elaborare un’analisi di noi stessi utile ad identificare e perseguire un progetto professionale credibile ed in linea con le nostre capacità ed aspirazioni.

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