PREVISIONI CONGIUNTURALI (Settembre 2022)

 Tratto dal website link: “Rallenta la crescita del PIL ticinese. Il Cantone è alle prese con la crisi?” Matteo Casari – 20.09.22

Il gruppo di esperti per le previsioni congiunturali rivede significativamente al ribasso le previsioni di crescita della Svizzera al 2,0 % per il 2022 e all’1,1 % per il 2023 (PIL al netto degli eventi sportivi). L’andamento del PIL ticinese risente pertanto dell’attuale periodo di crisi. Nel contesto di crisi energetica e crescente inflazione, anche l’economia ticinese potrebbe subire una flessione nel 2023. Unica eccezione, il mercato del lavoro che non mostra segnali di crisi.

Cause e situazione in Ticino
Le cause principali di questa discesa sono riconducibili allo scenario di crisi globale, dalla crisi energetica e dalla crescente inflazione a livello internazionale. Nonostante tutto, il PIL svizzero relativo al secondo trimestre di quest’anno è comunque in una situazione di ripresa. Situazione che si riflette anche in Ticino, dove il PIL del secondo trimestre del 2022 è in crescita dell’1,4% su base trimestrale e del 4,4% su base annua. Il rapporto allerta tuttavia che un proseguimento o un peggioramento della situazione critica della fornitura d’energia potrebbe gravare pesantemente anche sull’economia svizzera in futuro.

Settori in difficoltà in Ticino
Così come l’economia nazionale, anche il Ticino sta vivendo un periodo non facile. Prova ne è l’indice di fiducia dei consumatori che è calato nel mese di luglio, raggiungendo -41 punti, un valore ancora più basso del -38 registrato all’inizio della pandemia. Questo dato indica che i ticinesi si mostrano pessimisti rispetto alla propria situazione finanziaria. Preoccupa anche il dato sulle esportazioni nel nostro cantone: i valori delle merci in uscita nel secondo trimestre sono aumentati del 9,2% su base annua, ma il tasso di crescita è decisamente in calo rispetto al +14,4% registrato nel primo trimestre. Anche per quanto riguarda il settore manifatturiero, i dati raccolti in Ticino si collocano in un contesto di generale peggioramento, soprattutto tra le aziende prevalentemente attive sul mercato interno.

Segnali di ripresa
Fa ben sperare invece il settore delle costruzioni, visto che le transazioni immobiliari in Ticino del secondo trimestre del 2022 hanno registrato il volume più alto degli ultimi 4 anni, avvicinandosi alla cifra di 1,5 miliardi di franchi. Anche il settore alberghiero sta vivendo una ripresa, seppur altalenante. Infatti, nei primi sette mesi dell’anno sono stati registrati in Ticino quasi 1 milione e mezzo di pernottamenti, cifra inferiore del 13,0% rispetto al 2021, ma pur sempre decisamente più alta rispetto al 2019, con una crescita del 13,7%.

Lavoro, una certezza
Dati positivi arrivano infine dal mercato del lavoro. Seguendo il trend positivo nazionale, i posti di lavoro in Ticino sono aumentati di 8.100 unità (+3,5%) in un anno, confermando la tendenza di forte crescita segnata già nel primo trimestre. Ugualmente positivo è il dato a proposito della disoccupazione. Secondo la statistica dei disoccupati iscritti della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), Nel secondo trimestre i disoccupati iscritti in Ticino erano poco più di 4.000 per un tasso di disoccupazione del 2,4%.

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