“SMART WORKING, HOME WORKING… MIGLIORANO IL LAVORO, MIGLIORANO NOI?”

Il mondo del lavoro sta cambiando, questo è un fatto. Le aziende oggi per stare al passo con i tempi ed essere sempre competitive ed efficienti devono rivedere, tra le altre cose, anche le nuove modalità di gestione ed erogazione del lavoro. Il tradizionale lavoro svolto in azienda, sul luogo di lavoro è oggi affiancato da altre tipologie oramai già in uso, vediamole:

Smart working (lavoro agile): definizione

Lo smart working è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

La vera, grande rivoluzione dello smart working è rappresentata da un nuovo concetto di dove e come può essere svolto il lavoro, ossia non per forza in azienda, non per forza negli orari classici prefissati, l’importante è raggiungere la performance stabilita nei tempi previsti.

Home working: definizione

Home working significa, letteralmente, “lavoro da casa”. Con questa modalità, al lavoratore viene data la possibilità di svolgere la propria prestazione lavorativa in un ambiente preciso.

Il lavoratore in home working deve quindi indicare quale sarà il luogo preciso nel quale comincerà a svolgere la propria attività lavorativa che seguirà gli orari aziendali canonici di apertura e di chiusura. Il datore di lavoro è legalmente responsabile della salute e della sicurezza del lavoratore dipendente e, dandone preavviso, può accedere al luogo dove l’home working viene svolto per verificare la corretta applicazione delle norme.

Telelavoro (lavoro da remoto): definizione

Il dipendente indica sia un luogo di lavoro fisso sia una fascia oraria durante la quale svolgerà la propria prestazione lavorativa. Il remote working non differisce di molto dall’home working: le mansioni e gli orari rimangono invariati rispetto al lavoro in presenza, tuttavia l’unica differenza corrisponde al vincolo di posizione che in questo caso non prevede lo svolgimento del proprio lavoro necessariamente da casa, ma da qualsiasi postazione come, ad esempio, uno spazio di coworking. L’annullamento del vincolo di posizione è l’unico aspetto in comune con lo smart working. Per il resto, il remote working è del tutto analogo all’home working.

Lavoro ibrido (Hybrid work): definizione

È un modello di lavoro flessibile, che permette ai collaboratori in impresa di alternare la presenza in ufficio al lavoro da remoto, a prescindere dal luogo che può essere la casa o, ad esempio, uno spazio di coworking. I dipendenti possono scegliere la modalità che si adatta alle loro esigenze personali, alle loro preferenze e alle loro mansioni, dal momento che non tutte le attività richiedono necessariamente la presenza in ufficio.

I Vantaggi per i lavoratori

  • Ridurre o abbattere del tutto i tempi necessari agli spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro e per rientrare a casa;
  • Ridurre i costi legati agli spostamenti stessi (costo della benzina, costi per la manutenzione del veicolo che si utilizza, abbonamento dei mezzi pubblici, ecc.);
  • Ridurre i costi legati ai pasti fuori casa (bar, ristoranti, mensa, ecc.);
  • Migliorare la ripartizione fra lavoro e vita privata (abbattendo i tempi di spostamento è possibile avere più tempo da dedicare a sé stessi, alla famiglia, ai propri interessi, al riposo, ecc.);
  • Incremento della motivazione (imparando a gestire i propri tempi in autonomia e riuscendo a raggiungere gli obiettivi prefissati, motivazione e soddisfazione personale non possono che giovarne);
  • Minore stress dovuto a possibili ritardi, traffico, ecc.;
  • Riduzione del rischio di andare incontro ad infortuni (ad esempio, incidenti) o di incappare in malanni di stagione (ad esempio, raffreddore, influenza, ecc.), in particolar modo se il lavoro viene svolto direttamente da casa.

I Vantaggi per l’azienda

  • Favorire un aumento della produttività;
  • Favorire una riduzione dei costi degli uffici o comunque dei luoghi in cui il lavoro viene svolto in presenza;
  • Favorire la riduzione del fenomeno dell’assenteismo
  • Abbattimento delle emissioni di anidride carbonica dovute ai mezzi di trasporto (soprattutto privati) impiegati per raggiungere il luogo di lavoro

Alcuni svantaggi

  • Problemi di sicurezza, esattamente gli stessi del lavoro da remoto
  • Bournout e frustrazione: la combinazione tra lavoro in presenza e a distanza può offuscare i confini della giornata lavorativa e creare problemi di equilibrio tra le ore lavorative e quelle extra
  • Incomprensioni sul lavoro: un’organizzazione degli spazi lavorativi più flessibile può portare ad incomprensioni che normalmente non sorgono quando le modalità sono rigide e fisse, per esempio quando il lavoro si svolge o solo da remoto o solo in presenza
  • Il rischio di sovralavorare e di lavorare più a lungo dell’orario previsto
  • Le frequenti interruzioni della famiglia – se presente
  • Il rischio di venir visti come lavoratori di serie B da capi e colleghi
  • La mancanza di agilità nelle comunicazioni
  • La perdita dell’aspetto sociale del lavoro

Condividi il nostro articolo...